OPERE SELEZIONATE

Giuseppe Diotti (Casalmaggiore, Cremona, 1779 - 1846)
Nudo virile in posa, 1810ca
Disegno a sanguigna su carta preparata, cm. 42x60

Scheda: Fernando Mazzocca
Questo bellissimo foglio si può collocare al termine della formazione di Giuseppe Diotti. Formazione che, come sappiamo, si svolse a Roma dove venne invitato nel 1805 con una borsa di studio (“pensionato”) assegnatagli dall’Accademia delle Belle Arti di Brera. Egli vi si trattenne sino al 1809 ed il suo soggiorno è molto ben documentato dalle lettere scambiate con Giuseppe Bossi che, come responsabile della direzione dell’Accademia milanese e quindi dei suoi allievi, ne seguì con particolare attenzione i progressi (ampi i brani di queste lettere sono pubblicati in R. Mangili, Giuseppe Diotti. Nell’Accademia tra Neoclassicismo e Romanticismo storico, Milano, Mazzotta, 1991. Pp.137-147).

Il disegno che si allontana, nella sua forte espressività e nel fiero carattere eroico del soggetto, dal linguaggio neoclassico più canonico rivela l’originalità dell’artista e quando su di lui abbiamo potuto esercitare una decisiva suggestione i geniali consigli di Bossi. Il foglio si può ben collocare accanto alle poche opere note, nell’ambito dell’interessante produzione grafica di Diotti in quegli anni, ed in particolare al Nudo virile seduto e pensoso, datato verso il 1806 -1809, conservato presso il Gabinetto disegni delle Civiche raccolte d’Arte del Castello Sforzesco di Milano (pubblicato nel volume sopra citato alla pagina 118, n.III/3). Le qualità che il pittore rivela in questa incisiva immagine gli assicureranno una fortunata carriera tra i protagonisti della pittura lombarda della prima metà dell’Ottocento e come direttore dal 1811 al 1845 della prestigiosa Accademia Carrara di Bergamo.

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